L'accusa è omicidio colposo: l'imprenditore secondo l'accusa non avrebbe adottato le cautele necessarie, in questo caso per il lavoro sui lampioni.
Un imprenditore è a processo, a Ivrea, per la morte di un dipendente punto
da una vespa e vittima di choc anafilattico. Il tragico episodio è avvenuto nel
giugno di tre anni fa a Brozolo, nel Chivassese, dove Davide Zangara, 44
anni, era impegnato nella manutenzione di alcuni lampioni nel centro del
paese quando fu punto dietro un orecchio.
Secondo l'accusa della procura di
Ivrea, che ha ottenuto il rinvio a giudizio di Claudio Surra,
amministratore unico della Boeri srl, la ditta per la quale lavorava Zangara,
per il quale ieri si è aperto il processo per omicidio colposo, l'operaio
avrebbe dovuto essere protetto da un'attrezzatura idonea a evitare le punture
di vespe, che secondo una consulenza depositata da un perito nominato dai pm,
andava prevista nell'attività sui lampioni.
Sempre il perito ha aggiunto che Zangara non aveva ricevuto una preparazione adeguata per affrontare quel tipo di situazioni, e poi l'area di lavoro dove essere monitorata prima e in caso di prsenza di vespe bonificata. C'è un altro particolare emerso ieri in udienza che per i pm doveva essere preso in considerazione dal datore di lavoro.
Sempre il perito ha aggiunto che Zangara non aveva ricevuto una preparazione adeguata per affrontare quel tipo di situazioni, e poi l'area di lavoro dove essere monitorata prima e in caso di prsenza di vespe bonificata. C'è un altro particolare emerso ieri in udienza che per i pm doveva essere preso in considerazione dal datore di lavoro.
L'operaio, che già un paio di
settimane prima si era sentito male per una puntura di vespa, aveva manifestato problemi respiratori e si era messa alla guida per
trovare una farmacia, sospettando appunto una allergia, ma era morto a poche
centinaia di metri di distanza nell'abitacolo del furgone. "La presenza di
una collega al fianco di Zangara avrebbe potuto evitare il peggio"
sostengono i pm.
I famigliari della vittima si sono costituiti parte civile con gli avvocati, Giusti e Chiappero, ma l'udienza è stata aggiornata al 4 ottobre.
I famigliari della vittima si sono costituiti parte civile con gli avvocati, Giusti e Chiappero, ma l'udienza è stata aggiornata al 4 ottobre.
Fonte: Torino Repubblica
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