mercoledì 30 settembre 2015

Nuove modifiche al Testo Unico 81/08 – Seconda Parte



Come già anticipato la volta precedente, l’emanazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo 151/2015Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183” ha ufficialmente comportato la modifica anche del D.Lgs. 81 del 2008 in alcuni punti salienti riguardanti anche: i coordinatori ed i corsi in modalità e-learning.

La definizione «Registro infortuni» viene rimossa dal comma 6 dell’art. 53 “Tenuta della documentazione” che viene così riformulata:
«Fino ai sei mesi successivi all’adozione del decreto interministeriale di cui all’articolo 8 comma 4, del presente decreto restano in vigore le disposizioni relative ai registri degli esposti ad agenti cancerogeni e biologici».

Anche le sanzioni disposte all’art. 55 “Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente” vengono integrate con il nuovo comma 6-bis «In caso di violazione delle disposizioni previste dall’articolo 18, comma 1, lettera g), e dall’articolo 37, commi 1, 7, 9 e 10, se la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori gli importi della sanzione sono raddoppiati, se la violazione si riferisce a più di dieci lavoratori gli importi della sanzione sono triplicati».

Similmente anche l’art. 87 “Sanzioni a carico del datore di lavoro, del dirigente, del noleggiatore e del concedente in uso” vengono riviste alcuni dei riferimenti relativi alle eventuali sanzioni.

Passiamo quindi alle modifiche relative direttamente al ruolo del Coordinatore; il Decreto Legislativo 151/2015 va ad integrare l’art. 98 “Requisiti professionali del coordinatore per la progettazione, del coordinatore per l’esecuzione dei lavori” con l’originario al comma 3 («I contenuti, le modalità e la durata dei corsi di cui al comma 2 devono rispettare almeno le prescrizioni di cui all’ALLEGATO XIV») che si integra con il seguente periodo.

«L’allegato XIV e’ aggiornato con accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. I corsi di cui all’allegato XIV, solo per il modulo giuridico (28 ore), e i corsi di aggiornamento possono svolgersi in modalità e-learning nel rispetto di quanto previsto dall’allegato I dell’Accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano del 21 dicembre 2011 emanato per la formazione dei lavoratori ai sensi dell’articolo 37, comma 2.» 

Il Decreto conferma quindi la validità dei corsi di aggiornamento per coordinatori in formato e-learning.

lunedì 28 settembre 2015

Nuove modifiche al Testo Unico 81/08 – Prima Parte



L’emanazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo 151/2015Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183” ha ufficialmente comportato la modifica anche del D.Lgs. 81 del 2008 in alcuni punti salienti inerenti ai datori di lavoro ed ai lavoratori volontari.

Partiamo dall’art. 3 Campo di applicazione” il cui comma 8 viene integrato inquadrando le «prestazioni occasionali» di LAVORO di tipo accessorio rientranti all’interno del D.Lgs. 81/2008 nel momento in cui le stesse siano a favore di un committente imprenditore o professionista e facendo rientrare tutte le altre casistiche all’interno dell’articolo 21 “Disposizioni relative ai componenti dell’impresa familiare di cui all’articolo 230-bis del Codice civile e ai lavoratori autonomi”.

Rimangono invece inalterate le esclusioni previste dall’articolo 3 che riportavano (e continuano a riportare)  «piccoli lavori domestici a carattere straordinario, compresi l’insegnamento privato supplementare e l’assistenza domiciliare ai bambini, agli anziani, agli ammalati e ai disabili».
Si chiarisce poi l’annosa interpretazione dei soggetti che per il precedente testo del D.Lgs. 81/2008 svolgono «la propria attività, spontaneamente, a titolo gratuito o con mero rimborso spese», così come indicato al comma 12-bis del sopracitato art. 3 “Campo di Applicazione”.

Il nuovo testo inserisce la parola VOLONTARIATO inquadrando il soggetto prestatore di attività come«volontariato» in favore di associazioni tra cui vengono inserite anche quelle di tipo religioso e per programmi internazionali di educazione non formale.
Relativamente agli interpelli ed al relativo art. 12 del Testo Unico si integra le Regioni e le Province autonome, tra i soggetti a cui viene consentito l’invio delle interrogazioni alla specifica Commissione.

Per quanto concerne l’art. 28 del D.Lgs. 81/2008 “Oggetto della valutazione dei rischi” lo stesso viene integrato con un nuovo comma (3-ter) ove viene previsto che INAIL, unitamente anche alle Aziende Sanitarie Locali, renda disponibili al Datore di Lavoro strumenti tecnici e specialistici per la riduzione dei livelli di rischio.

Viene altresì modificato l’art. 26 «Svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi» con il comma 1-bis «Salvo che nei casi di cui all’articolo 31, comma 6, nelle imprese o unità produttive fino a cinque lavoratori il datore di lavoro può svolgere direttamente i compiti di primo soccorso, nonché di prevenzione degli incendi e di evacuazione, anche in caso di affidamento dell’incarico di responsabile del servizio di prevenzione e protezione a persone interne all’azienda o all’unità produttiva o a servizi esterni così come previsto all’articolo 31, dandone preventiva informazione al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ed alle condizioni di cui al comma 2-bis»che viene abrogato e il comma 2-bis che viene modificato con la seguente dicitura «Il datore di lavoro che svolge direttamente i compiti di PRIMO SOCCORSO NONCHE’ DI PREVENZIONE INCENDI E DI EVACUAZIONE, deve frequentare gli specifici corsi formazione previsti agli articoli 45 e 46».

venerdì 25 settembre 2015

Internet of Things e Internet of Us



Kaspersky Lab ha deciso di lavorare con BioNyfiken, comunità svedese di bio-hacking perché è interessata alla tecnologia del futuro. Questa partnership è un’opportunità per esplorare questa tecnologia che sarà sempre più all’ordine del giorno. Nell’ambito di questa collaborazione Povel Torudd, Head of Corporate Communications Europe e Evgeny Chereshnev, Chief Mobile Business Officer CMBO di Kaspersky Lab si sono offerti volontari per farsi impiantare un chip in una mano nel corso del Security Analyst Summit, la conferenza annuale di Kaspersky Las che si è tenuta a febbraio a Cancun.


Ma cosa è Internet of things e Internet Of Us? Internet delle Cose è un termine che è stato coniato per indicare il gran numero di dispositivi collegati, che sono ormai parte della vita di tutti i giorni. Internet of Us (IOU) è invece un termine coniato da Kaspersky Lab per indicare un progetto di lavoro che vuole inserire anche l'elemento umano nell’evoluzione dell’Internet of Things e che include tra le altre cose gli impianti medici, i wearables e gli impiantati di chip intelligenti.

La ricerca che Kaspersky Lab sta portando avanti con BioNyfiken non riguarda un prodotto ma piuttosto il modo in cui gli esseri umani interagiscono con la tecnologia e la comprensione della sua evoluzione. Kaspersky Lab, in questa fase, è soprattutto interessata a capire i potenziali problemi relativi alla sicurezza e condividere ogni scoperta con la comunità di bio-hacking. Il progetto di ricerca ha lo scopo di esplorare le potenziali vulnerabilità di questi impianti e quelle degli stessi esseri umani a cui è stata impiantata questa tecnologia, nelle situazioni di vita quotidiana degli utenti.

I chip che generalmente vengono utilizzati per questi progetti sono i Mifare Ultralight NFC da13,56 MHz e possono essere impiegati per accedere ad un ambiente (ad esempio comandando l’apertura delle porte di un ufficio), accedere ai propri dispositivi personali e per lo sport, nonché memorizzare i dati del proprio biglietto da visita in modo da consentire la rapida acquisizione da qualsiasi smartphone abilitato per la NFC.

Il limite principale di questi prodotti è la carenza di sviluppo dell’ecosistema di servizi che riguardano l’impianto di chip: lettori vecchi, sistemi IT poco inflessibili, la mancanza di applicazioni facili da usare. Ma questo sta cambiando rapidamente. Da un punto di vista tecnico - la capacità di memorizzazione dei dati è molto limitata e la velocità di trasferimento potrebbe essere più veloce

Come per molte tecnologie, le possibilità sono teoricamente illimitate. Si possono ad esempio immaginare sistemi per il fitness o il monitoraggio della salute o per l’identificazione rapida per i mezzi di trasporto pubblici. Gli impianti non possono invece servire per "controllare" qualcuno. L'impianto, infatti, non si interfaccia con il corpo della persona in alcun modo. Anche il monitoraggio della posizione di un individuo tramite il chip è davvero difficile dato che gli impianti sono passivi e non trasmettono alcun segnale in modo indipendente. Inoltre, poiché l'antenna del chip è piccola, si deve stare a pochi centimetri per collegarsi.

mercoledì 23 settembre 2015

CONVEGNO SICUREZZA DEL LAVORO DOPO IL JOBS ACT dal costo all'investimento all'opportunità

Ergon Ambiente e Lavoro s.r.l. compie 20 anni, dal 1995 al 2015 accanto alle aziende per erogare servizi di consulenza aziendale. In occasione del proprio compleanno, Ergon ha il piacere di proporre un nuovo evento di alto profilo scientifico e di invitare alla partecipazione gratuità tutti gli operatori del mondo imprenditoriale.

Il 6 novembre 2015, si terrà a Palermo, nella splendida cornice dell’Hotel Tonnara Florio, il convegno:
“SICUREZZA DEL LAVORO DOPO IL JOBS ACT dal costo all’investimento, all’opportunità”

L’iniziativa organizzata in collaborazione con l’ordine dei Consulenti del lavoro di Palermo e con il contributo di Fon.Ar.Com, Fondo Interprofessionale di finanziamento della formazione ha ricevuto il patrocinio dell’INAIL e dell’Università degli studi di Palermo.

Le tematiche affrontate saranno di grande attualità: la competenza legislativa in materia di salute e sicurezza tra assetto attuale e possibili novità. Considerazioni sulla legislazione concorrente, sul Jobs Act e sulla possibile rivisitazione delle competenze istituzionali.

Quali le eventuali ripercussioni della legge-delega sulla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Autorità e professionisti del settore si confronteranno sul tema, visto i numerosi punti della nuova normativa che lasciano spazio a riserve e che necessitano di un approfondimento critico.
  • Novità legislative con il JOBS ACT: costi, investimenti, incentivi.
  • Le nuove responsabilità penali delle imprese e nelle imprese.
  • Infortuni sul lavoro e confisca dei beni.
  • L’Ispettorato nazionale del lavoro.
  • Il ruolo del Ministero del Lavoro e dell’INAIL.
  • Il ruolo dell’ASP e degli altri organi di vigilanza.
Coordina i lavori:
Vincenzo Silvestri – Vicepresidente Consiglio Nazionale Consulenti del lavoro
Interverranno:
  • Giuseppe Piegari Segretariato Generale – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
  • Bruno Giordano – Magistrato del Tribunale Penale di Milano
  • Massimo Montana Professionista ingegnere CONTARP INAIL
  • Aldo Iacona Direttore – U.O.C. Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro
Per ulteriori informazioni e per registrarsi al convegno: Depliant Convegno e Scheda Registrazione 

lunedì 21 settembre 2015

Due incidenti mortali al petrolchimico di Priolo Gargallo



Tre decessi a distanza di sole 48 ore in due diversi incidenti mortali al Petrolchimico di Priolo Gargallo a causa del mancato rispetto delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. La causa delle prime morti di due operai è stata l'sfissia per inalazione improvvisa di vapori di idrocarburi, lo ha stabilito l’autopsia eseguita sui corpi di Michele Assente, 33enne di Siracusa, e Salvatore Pizzolo,37enne di Melilli, deceduti il 9 settembre mentre erano impegnati in lavori di manutenzione alla Versalis, azienda del gruppo Eni.
 
I due operai specializzati della Xifonia, ditta dell’indotto specializzata nella pulizia di pozzi neri e reti fognarie, hanno perso la vita mentre stavano effettuando un sopralluogo a un pozzetto nell’area della Versalis, azienda del gruppo Eni all’interno del polo petrolchimico di Priolo Gargallo.

Sono otto le persone iscritte nel registro degli indagati. Mentre si attendono anche i risultati degli esami tossicologici, il sostituto procuratore Tommaso Pagano, titolare dell’inchiesta sull’incidente costato la vita ai due operai, ha iscritto nel registro degli indagati otto persone, tra responsabili e tecnici della Versalis e dell’azienda di manutenzione. Nel frattempo il gruppo Eni ha sospeso la Xifonia da qualsiasi attività all’interno dell’area Versalis.

A circa 48 ore dalla morte di Salvatore Pizzolo e Michele Assente, la zona industriale di Priolo Gargallo è stata teatro di un altro infortunio mortale avvenuto nell’officina esterna della Coemi, azienda specializzata nella progettazione di impianti elettro-strumentali. Un cancello di oltre una tonnellata, danneggiato in seguito al maltempo, è caduto su un operaio che lo stava revisionando, schiacciandolo. Vincenzo Guerci, capo officina di 63 anni, è stato soccorso dai colleghi e trasferito d’urgenza in elicottero all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove purtroppo è arrivato già privo di vita.

L’inchiesta sulla sua morte è coordinata dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano e dal sostituto Tommaso Pagano. Una volta completato l’elenco degli indagati la procura affiderà l’incarico per l’autopsia, che dovrebbe essere effettuata nella giornata di domani. Da chiarire, al di là delle cause della morte del capo officina, sono i motivi per i quali la pesante inferriata è improvvisamente uscita dai binari, travolgendo l’operaio.